Voix sans paroles La parola snatura, fa male, tormenta. Quando cerca di scalfire il silenzio, il silenzio la respinge, la allontana. Non può entrare a far parte del silenzio di cui rappresenta il vilipendio. Divora l’io cosciente, ma al tempo stesso lo nutre. Bisogna comunicare con il silenzio scavando nella parola attraverso un processo di erosione sequenziale. C’è in ognuno di noi una moltitudine di voci che nemmeno immaginiamo. Come riuscire a farle affiorare sul palcoscenico? Da dove vengono? Come richiamarle? Cercheremo di scavare in ogni piccola fenditura per far dischiudere tutte queste voci. Attraverso il corpo, la voce, lo spazio, il testo, tenteremo di far emergere tutte le espressioni della voce: asserzione, stupore, scherno, orrore. È una ricerca che richiede generosità; apertura all’esplorazione di sé e disponibilità a condividerla con gli altri sul palcoscenico; spazi che favoriscano la circolazione delle energie e del pensiero. Molto tempo sarà dedicato a un lavoro sulla concentrazione attraverso esercizi di improvvisazione. |
Carne trita Con il debutto del quintetto Carne trita, il Teatro Ca’ Foscari ospita A.L.D.E.S. Associazione lucchese danza e spettacolo, diretta da Roberto Castello, che ha coordinato le sorprendenti coreografie di “Vieni via con me”, la trasmissione di Rai 3 con Fazio e Saviano. Gli umani mi piacciono. Tanto. Passerei tutto il mio tempo a osservarli fantasticando su chi sono, cosa sognano, come sorridono, come guardano chi amano, come ridono, a cosa non sanno resistere, come sono nell'intimità. Tutti ciò che penso ha a che fare direttamente o indirettamente con le relazioni e gli affetti che mi legano ai miei simili; come d'altronde è lecito supporre sia per qualsiasi altra specie animale, il che fa riflettere sul valore assoluto delle opere dell'ingegno umano. Coreografare è fare leva su questo meccanismo atavico - quello che fa sì che la vista di una persona scateni sempre una proiezione sulla sua possibile identità e delle sue possibili intenzioni - per creare quadri tridimensionali di persone e cose in movimento capaci di accendere suggestioni, pensieri, reminiscenze, libere associazioni, sogni. E' condividere con gli spettatori il proprio mondo interiore usando un linguaggio che utilizza tutto il sistema percettivo, e per questa ragione è molto più immediato e immaginifico della parola. Carne trita è un concerto - una composizione strutturata di movimenti, gesti e voci - che utilizza la potenza evocativa della figura umana per uno stralunato, e tutto sommato divertito, inno all'insensatezza del destino; per un sincero omaggio alla mitezza, alla tenacia e alla legittima indignazione di chi non ha motivo di credere nella concreta possibilità di un futuro più dignitoso. [Roberto Castello] |
A.L.D.E.S. A.L.D.E.S. è una associazione di artisti e operatori culturali che dal 1993, sotto la direzione di Roberto Castello, produce e promuove opere di sperimentazione coreografica con particolare attenzione alle forme di confine fra danza e arti visive, danza e nuove tecnologie, danza e teatro, realizzando spettacoli, video, installazioni, performances e manifestazioni che hanno come oggetto il corpo, il movimento e la loro rappresentazione. I progetti A.L.D.E.S. sono caratterizzati da una particolare attenzione al rapporto fra azione coreografica e spettatori, quindi a tutte quelle forme di danza contemporanea che hanno connotati non convenzionali e sperimentano nuove forme di rapporto spazio/temporale fra spettatori e opere. |
Lady Grey Lady Grey è una riflessione sull’identità femminile. I pensieri di una ragazza come tante, espressi in un monologo vivido e disarmante che ne rivela la vita per quello che è veramente: selvaggia, energica, con profondi dolori e gioie intense. L’ordinario, il quotidiano, trasformati da una voce che riesce a rivelare quel che giace sotto la superficie. Profonde verità poetiche espresse con uno spirito pungente e spietato. |
Isabella Ragonese Isabella Ragonese, attrice di teatro e di cinema, vince nel 1998 il primo premio al Concorso Nazionale INDA (Istituto Nazionale Dramma Antico) con un saggio breve sulla figura di Ecuba nella tragedia euripidea. Si diploma a Palermo in recitazione alla scuola Teatès di Michele Perriera e si perfeziona tra gli altri con Emma Dante, Danio Manfredini, Mimmo Cuticchio e Carlo Cecchi. Parallelamente studia teatro-danza con alcuni tra i maggiori esponenti in campo internazionale. Alterna da subito esperienze di autrice e regista, oltre che interprete di suoi lavori, a collaborazioni significative con Alfonso Santagata (in Tragedia a Ghibellina) Davide Enia (che la dirige in Malangelita) e Francesca Comencini (nell’impegnato Libere andato in scena nel 2010). |