JEUNE ET JOLIE
Genere: Drammatico
Titolo originale: Jeune et Jolie
Paese / anno: Francia / 2013
Regia: François Ozon
Sceneggiatura: François Ozon
Fotografia: Pascal Marti
Montaggio: Laure Gardette
Scenografia: Katia Wyszkop
Sonoro: Brigitte Taillandier
Colonna sonora: Philippe Rombi
Produzione: Mandarin Cinema, Foz, Mars Films, France 2 Cinéma
Durata: 95'
Interpreti: Marine Vacth, Géraldine Pailhas, Frédèric Pierrot, Fantin Ravat,
Charlotte Rampling
On n'est pas sérieux, quand on a dix-sept ans
Nuit de juin ! Dix-sept ans ! - On se laisse griser.
La sève est du champagne et vous monte à la tête...
On divague ; on se sent aux lèvres un baiser
Qui palpite là, comme une petite bête...
Roman - Arthur Rimbaud
Avere diciassette anni e cercare un modo per esistere. Avere diciassette anni e sapere solo di eseere bella e giovane. Qualità disarmanti che diventano un'arma che ferisce chi le possiede e uccide chi le vuole possedere. Isabelle (la stupenda Marine Vatch) passa attraverso quattro stagioni della vita in un vero e proprio viaggio che Ozon scandisce in quadri temporali accompagnandoci, inesorabilmente, sempre più a fondo nell'intimità di questa giovane donna.
Estate: Isabelle, il giorno del suo diciassettesimo compleanno, scopre la sua sessualità sulla spiaggia con uno straniero che probabilmente non riverdrà mai. Un'altra sé appare in quel momento, una proiezione di sé stessa che la osserva durante quel primo amplesso e che incarna lo sdoppiamento della sua vita e il passaggio all'autunno in cui questo scollamento si manifesta in tutta la sua dispersione e dispercezione. Isabelle, infatti, con un distacco inquietante inizia a prostituirsi on line organizzando incontri in lussuosi hotel frequentati da abbienti uomini di mezz'età. Ma un giorno uno dei suoi clienti muore sotto di lei in un amplesso che sancisce l'inizio dell'inverno. Il gelo si propaga tra i familiari di Isabelle che in queste tragiche circostanze scoprono quanto si cela nel comportamento scostante e taciturno della ragazza.
Da questo punto in poi tutti sono costretti a confrontarsi con il potere sessuale di Isabelle e del suo alter ego Léa in un crescendo di ipocrisia, silenzi, tabù e paura. Al sopraggiungere della primavera una parvenza di normalità sembra tornare ma solo a coprire un torbido latente. Ozon con "Jeune et jolie" procede con precisione chirurgica sezionando tutte le sfacettature di un momento come l'adolescenza in cui l'entrata in campo della sessualità può avere effetti devastanti e irreversibili. Nulla viene omesso, ma con leggerezza e determinazione Ozon si addentra nei meandri più cupi e disturbanti senza mai cadere nel pruriginoso o nel gratuito; indaga con spietata chiarezza i rapporti con le figure genitoriali, i coetanei, i fratelli, gli sconosciuti contattati su intenet e le famiglie ad essi collegati. Ozon traccia un quadro complessissimo e tremendamente attuale della perdita di sé stessi in quello che dovrebbe essere il passaggio naturale all'età adulta.
Coraggioso,efficace, essenziale nei dialoghi e delicato nelle immagini "jeune et jolie" é un film importante che tocca picchi sublimi come nella scena del confronto tra Isabelle/Léa e la moglie del suo cliente deceduto (un cameo memorabile della strepitosa Charlotte Rampling) che, sedute una di fronte all'altra, si abbandonano ad un dialogo all'isegna della franchezza e dell'onestà. Un dialogo che, forse, dovrebbe avvenire più spesso tra adulti ed adolescenti.
D.G.