"Le Grand Pas de Deux", spettacolo messo insieme da Antonio Desiderio, manager, riunendo otto ballerini, quattro uomini e quattro donne, provenienti alcuni dal Teatro alla Scala - Stefania Ballone, Carlo Di Lanno, Federico Fresi, Adele Fiocchi, Jacopo Tissi, e Marianna Suriano dal Teatro dell'Opera di Roma, e Arianne Lafita Gonzalez e Vittorio Galloro, del Ballet Nacional de Cuba, per il programma del Festival "Siena and Stars"; visto che si punta sul nome delle Stars, avrebbe meritato maggiore attenzione e maggiore promozione, sia per rispetto degli artisti, sia per quello del pubblico.
Non è sufficiente un volantino generico, in cui non c'è traccia di coloro che offrono lo spettacolo. Come non è sufficiente per coprire la mancanza di un foglio informativo, (che tanto piace al pubblico, perché rimane un documento da portare a casa, che attesta la partecipazione ad un evento, che lascia una traccia nel tempo, che promuove gli artisti, che li afferma storicamente) fare un annuncio radiofonico prima dell'inizio dello spettacolo, elencando gli interpreti e i brani musicali.
E' vero che siamo in tempo di crisi economica, ma offrire, come si fa in tanti festival all'estero, un foglio in cui si annuncia la serata sia in lingua del posto, sia in inglese quando il festival vive in una città con alto tasso turistico, non è una spesa insostenibile. E Siena non è città da poco come flusso turistico straniero. Quindi una raccomandazione la rivolgiamo alla direzione di questo festival, se non vogliamo che sia vissuto come evento provinciale, locale. Detto ciò, passiamo alla serata. Qual è il senso di questo spettacolo? Prima di tutto far conoscere giovani artisti di talento, fuori dalle istituzioni pubbliche di appartenenza che solitamente non promuovono i loro artisti sul territorio italiano; far conoscere frammenti di un repertorio di danza classica e anche qualche proposta nuova; creare un rapporto con quel pubblico giovane che studia danza; e non c'è città italiana che non abbia una propria scuola. Bene ha fatto la direzione a inserirlo nel l'ambizioso programma farcito di nomi di richiamo, ma avrebbe fatto ancora meglio se avesse sottolineato questa scelta con maggiore responsabilità.
Il programma comprendeva, tra gli altri, passo a due da La Bella Addormentata, Il Lago dei Cigni, Lo Schiaccianoci, Fiamme di Parigi, Tango e il moderno passo a due Black, interpretato da Stefania Ballone e Federico Fresi, coreografia di Francesco Ventriglia. In questa sequenza di coppie, di assoli, il pubblico ha salutato con applausi i moduli più conosciuti che richiedono abilità, tecnica, temperamento, sensibilità quali fouettés, manège, ecc.
Le luci potevano essere più magiche, più giocate, ma non era facile ottenerle soprattutto quando si opera in un palcoscenico spoglio, dove tutto è a vista, tralicci, teli di sponsor, luci ambientali, a discapito delle atmosfere che i "pas a deux" richiedono.
Tutti i ballerini hanno evidenziato la loro sincera esibizione, generosi per sentimenti e voglia di dare, di offrirsi. Pubblico numeroso e plaudente, nonostante il tempo minacciasse la pioggia e la scarsa pubblicità.
Siena and Stars Festival - Otto bravi ballerini per "Le Grand Pas de Deux" di Mario Mattia Giorgetti
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