Quattro passi nel varietà
da Autori Vari
Interpreti: Andrea Benfante, Paolo Drago e Vittorio Ristagno
Produzione: Lunaria Teatro
Genova, Piazza San Matteo, 1 agosto 2020
Il festival di Lunaria Teatro prosegue con Quattro passi nel varietà, felice rassegna del teatro leggero del ’900 italiano. Pur non essendo onnicomprensivo lo spettacolo rappresenta un’attenta e intelligente selezione dei maggiori esponenti del teatro da Petrolini fino agli anni più recenti, volendone tracciare un filo rosso fatto della espressione dell’equivoco comico e del nonsense. Andrea Benfante, Paolo Drago e Vittorio Ristagno sono il trio, molto noto al pubblico di Lunaria Teatro, protagonista dello spettacolo, accompagnati da Daniela Ardini nella veste di raccordo tra gli sketch e di spalla femminile di alcuni di questi. I Quattro passi nel varietà spaziano da Ettore Petrolini ai Fratelli De Rege, da Tino Scotti a Giuseppe Marzari, da Achille Campanile a Rina Morelli, da Fred Buscaglione a Giorgio Gaber, per finire con Cochi e Renato e la loro Canzone intelligente. Il repertorio e il considerevole numero degli sketch proposti valgono a presentare un ampio arco storico dell’avanspettacolo e del varietà, proponendo sia scene recitate che canzoni. Nel corso di un gran numero di sketch messi in scena quasi senza soluzione di continuità si vivono ovviamente momenti di maggiore e minore riuscita. Le parti corali, su tutte lo sketch dell’acqua minerale e quello del sarchiapone, sono rese con grande divertimento di attori e pubblico. Meno coinvolgenti risultano invece gli sketch a solo. Nel complesso Quattro passi nel varietà evidenzia i tratti caratterizzanti del teatro leggero (anche se tale solo all’apparenza): divertire. Andrea Benfante interpreta tra gli altri le parti di Giuseppe Marzari e prima ancora quella di Ettore Petrolini. Interessante è il modo in cui modernizza il personaggio di Gastone facendogli presentare mascherina e guanti di lattice. Molto convincente è il suo Fred Buscaglione e il suo Whisky facile. Il nonsense è ripreso bene anche da Paolo Drago e Vittorio Ristagno nei panni dei fratelli De Rege, dove prorompe divertita la risata del pubblico. E’ infatti nel repertorio che comprende il comico e la sua spalla il momento più convincente dello spettacolo. I tre interpreti principali mostrano un notevole impegno attoriale e fisico, trovando negli interventi di Daniela Ardini – brillante regista e brava attrice – un tocco di vitale piacevolezza. La complessità di questo collage diacronico è un atto di coraggio scenico e un omaggio ad un tipo di comicità passata ma ancora vincente. Il progetto artistico di Quattro passi nel varietà ricorda validamente l’avanspettacolo, le sue espressioni e i bisogni che lo animavano, pur non calibrando sempre con misura le sue esuberanze in scena. Questo è individuabile forse nella diversità e in un differente modo di fruire il teatro. O forse ciò accade perché lo stesso pubblico identifica ancora il testo con il personaggio che lo ha per primo portato sulla scena o ai microfoni della radio.
Gabriele Benelli