LE PRINCE D'HOMBOURG
Il Festival d'Avignon 2014 segna il debutto di Olivier Py come direttore.
Vedere uno spettacolo - Le Prince de Hombourg con la regia di Giorgio Barberio Corsetti - nella maestosa Corte dei Papi è sempre straordinario tanto più se la pièce è riuscita come questa, sessant'anni dopo la versione mitica di Jean Vilar con Gérard Philipe.
È la storia di un principe tedesco che disubbidisce a suo zio lanciandosi all'assalto della Svezia: la guerra è vinta ma il ribelle condannato a morte.
Piattaforme mobili e proiezioni sui muri della corte: così il regista dà respiro al combattimento con torce infuocate e rivoli di sangue, come nelle scene più intimiste. Ancora una volta Corsetti dimostra come la cosa più importante per lui sia la poesia.
ORLANDO O L'IMPAZIENZA
Olivier Py presenta alla Fabrica Orlando o l'impazienza. Il regista e autore ha frugato nella sua storia, quella di un appassionato di teatro che cerca un padre in una commedia tra ottimismo e pessimismo. Orlando, il giovane eroe impaziente, parte alla ricerca del padre sconosciuto ed è condotto dalla madre attrice su una serie di false piste che sono nondimeno delle tappe verso una verità inattesa.
La pièce è un viaggio pieno di domande attuali sulla politica, sull'arte, sul sesso e la filosofia. Orlando trova molti padri potenziali e scopre molte forme di teatro: la tragedia politica, la commedia erotica, la farsa filosofica. Riso e ironia mordente di un artista sempre sincero e disperatamente gioioso.
FESTIVAL OFF D'AVIGNON
LES JOYEUX DE LA COURONNE
Nel Festival Off spicca Les Joyeux de la couronne al Théâtre du Balcon.
E se Elizabeth avesse reso visita a Laurel e Hardy nel 1950 in un hotel parigino? I due compari sono in crisi, passati di moda vogliono porre fine al loro cinema ma una giovane donna misteriosa entra nella loro camera per mutare le loro intenzioni: non è altro che la futura regina d'Inghilterra. Una pièce che ha sedotto i cinefili come gli amatori di teste coronate.
Maria Pia Tolu