Patrizia Iovine MARCEL MARCEAU, LA POETICA DEL GESTO Edificare Universi pag. 129, € 13,90 (TEATRO - La Redazione)
Dobbiamo ringraziare Patrizia lovine, critica di teatro, che grazie alla casa editrice Europa Edizioni, ci ha consegnato un documento, con prefazione di Ferruccio Marotti, su un personaggio che non possiamo dimenticare, che non scompaia nell'oblio, che i giovani devono conoscere perché possano comprendere le potenzialità comunicanti del corpo umano, sottratto al mezzo vocale. Si parla di Marcel Marceau, mimo della poetica del gesto, cresciuto nella scuola di Charles Dullin, a fianco del rigoroso maestro Etienne Decroux, che concepiva che il centro motore dell'arte gestuale risiede nel tronco del corpo, mentre Marceau lo trasferisce nelle mani e sul volto, mettendosi in forte concorrenza con il maestro, che lo radia dalla sua scuola per un "eccesso di creatività". Marcel Marceau, il cui vero nome era Marcel Minguel, di origine ebrea, che, per sfuggire alla persecuzione nazista, prende il nome di un generale della Rivoluzione francese, Marceau, scopre il linguaggio del silenzio in giovane età e passa alla storia del mimodramma con il personaggio di Bip, di carattere romantico, che segue sull'onda dei precedenti personaggi della Commedia dell'Arte, della famiglia degli Zanni, di Pedrolino (spesso menzionato da Marceau) di Pierrot, di Charlot, lo ritroviamo nel bellissimo percorso fatto con passione e amore nel libro di Patrizia Iovine, ricco di ricordi, di annotazioni, di dati storici, che merita di essere esposto sullo scaffale di casa e promosso tra amici e parenti.
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