di e con Massimo Carlotto
Regia Giorgio Gallione
con Titino Carrara e il musicista Maurizio Camardi
Produzione Sosia & Pistoia
Genova, Teatro dell'Archivolto, sala Gustavo Modena 1 febbraio 2014
Annunciato da un assolo di tromba, suonato dal vivo da Maurizio Camardi a palcoscenico vuoto, lo spettacolo si anima con l'entrata di Massimo Carlotto, lo scrittore, che presenta il progetto di un suo romanzo sulle mafie in Italia. A fare da controparte c'è Titino Carrara, il mafioso pentito Toni, nonché collaboratore di giustizia, e tra i due si instaura un dialogo che rivela, tra fiction e realtà, la presenza, consistenza e importanza del fenomeno mafioso sul nostro territorio. E' nel contrasto tra i due personaggi, messo in risalto dalla regia di Giorgio Gallione, il punto migliore dello spettacolo che acquista ritmo teatrale per le esibizioni plateali del pentito e le conseguenti riflessioni dello scrittore. All'impegno della ricerca attuata dallo scrittore, si contrappone l'ambiguità del collaboratore di giustizia e trabocca la violenza criminale del suo passato di mafioso. Titino Carrara dà vita, espressione e mimica al pentito con accenti assai convincenti, pur con qualche coloritura di troppo, Massimo Carlotto nei suoi discorsi sulle mafie, presenta qualche spunto un po' scontato con notizie già note e poco coinvolgenti che rallentano l'azione, e raggiunge la migliore efficacia nel finale. Buoni gli intermezzi musicali dal vivo di Maurizio Camardi.
Etta Cascini