di Masolino D'amico, Regia Consuelo Barilari
Con Roberto Alinghieri, Marco Avogadro, Francesco Bonomo, Adolfo Margiotta, Andrea Nicolini
Costumi Guido Fiorato, Musiche Di Scena Originali Federico Odling, Luci Liliana Iadeluca, Assistente Regia Mauro Parrinello, Assistente Compagnia Schegge Di Mediterraneo Monica Avolio
Produzione Compagnia Schegge Di Mediterraneo
Produzione Esecutiva Alessandro Fioroni
Direzione Artistica Gigi Proietti
Globe Theatre, Roma dal 23 al 30 giugno e dal 18 agosto al 2 settembre 2012
E' andato in scena al Globe Theatre di Roma, nell'ambito della rassegna teatrale estiva diretta da Gigi Proietti, lo spettacolo Fool-I comici in Shakespeare, con la regia di Consuelo Barilari da un testo di Masolino D'amico. Il testo prende alcune parti delle commedie più note di Shakespeare rielaborandole in chiave comica. Il personaggio centrale è il Fool, tipico nell'incarnare il buffone di corte, che spesso ama prendersi gioco della società della quale fa parte. La rappresentazione è affidata a cinque attori che interpretando ruoli diversi volta per volta, inscenando un dialogo meta-teatrale nel quale li vediamo intenti ad organizzare la rappresentazione oppure a deridersi tra loro. Dal Sogno di una notte di mezza estate è estrapolata la recita di Piramo e Tisbe, già nel testo originale, vediamo gli artigiani intenti ad improvvisarsi attori per esibirsi a Corte. L'organizzazione della compagnia continua nella foresta di Arden, passaggio tratto da Come vi piace, dove un Orlando in versione Western cerca la sua Rosalinda che veste i panni di Ganimede per non farsi riconoscere, sembrano pezzi presi da una soap opera sud americana conditi in uno stile da varietà pieno di paillettes. Altri schetches invece provengono da Molto rumore per nulla e da I due gentiluomini di Verona. Dalla bisbetica domata invece nasce una scena più cupa rispetto alle altre e in stile beckettiano ambientata in un porto dove gli attori escono da bidoni e sono vestiti di nero con mantelle in latex. I costumi sono di Guido Fiorato, gli attori riescono ad aggiungere demenzialità al testo, Roberto Alinghieri e Adolfo Margiotta sono esilaranti. La scelta del Fool probabilmente indica la necessità di liberarsi dai codici previsti, per tentare attraverso il gioco e l'uso di linguaggi imprevisti la possibilità di intravedere un altro percorso possibile rispetto al momento contingente.
Federica Sivieri