(Elling & Kjell Bjarne) Norvegia - Nuove Storie
di Ingvar Ambjørnsen
adattamento teatrale di Axel Hellstenius
traduzione di Giovanna Paterniti
presentato su licenza della Nordiska ApS, Copenhagen
regia di Mauro Parrinello
con Valentina Badaracco, Nicolò Giacalone, Filippo Giusti, Alessio Praticò
produzione Teatro Stabile di Genova
Milano, Teatro Elfo Puccini dal 3 al 7 giugno 2014
Fratelli di sangue, ovvero due psicosi sono meglio di una ...
Progetto teatrale nato, in collaborazione con lo stabile di Genova, alla scoperta di drammaturgie contemporanee. Fratelli di sangue, di Axel Hellstenius, è l'adattamento teatrale del romanzo di Igvar Ambjørnsen: critica irresistibile quanto spietatamente ironica dell'efficiente welfare state norvegese. Ironia e leggerezza per un testo unico e capace di porre, la follia, quale punto di partenza, per una vita "felice".
Lo specchio dei tempi.
Elling e Kjiell vengono ritenuti elementi "sani" e utili alla società. L'esperimento di affidare loro, la gestione di un appartamento, è la realizzazione del sogno più grande. La realtà, con il carico di responsabilità e doveri, getta i due - in un primo momento- ancora più in preda alle proprie psicosi.. Ad un incipit tragicomico, segue una progressiva fase di assestamento. La conquista, da parte di Kjiell, di una propria identità (uomo e padre); la scoperta, di Elling, del proprio talento poetico: la capacità di creare parole, si rivela l'unico forza eversiva, in grado di scardinare l'eterno stato di inquietudine.
La presenza e i consigli di Frank, infine, sono la metafora della vita ... Quella stessa vita pronta a bussare e scardinare le certezze e gli alibi che ognuno si porta dentro ... "vivere, commettere errori ... Tutto è valido, pur di tornare a esistere! "
La follia è un filo rosso
Una nota di merito va al lavoro di regia realizzato da Mauro Parrinello. Orchestrazione impostata , su piani diversi, in grado di combinare leggerezza, e complesse dinamiche psicologiche. Elling e Kjiev altro non sono altro che lo specchio deformato delle nostre paure: il loro (e il nostro) successo più grande è quello d'imparare a vivere su "fil di lana" fra vita sociale e conquista di un mondo interiore .. Ottima compagnia d'interpreti. Il duo Alessio Praticò/ Nicolò Giacalone si spinge a colpi di scontri verbali e crisi isteriche farseschi quanto venati da una tristezza di fondo. Le performance di Valentina Badaracco e Filippo Giusti hanno il merito di controbilanciare toni ed eccessi del "duo" e rivelare, il valore positivo, di una dimensione concreta. Ottime la versatilità delle scene, arricchite da un disegno luci fondante: elemento strutturale, nonché scansione dei "punti di svolta" della pièce.
Francesca Bastoni