Primo studio su I GIGANTI DELLA MONTAGNA di Luigi Pirandello
Adattamento e Regia: Mauro Failla e Alessio Bonaffini
Costumi: Cinzia Muscolino
Luci: Giovanni Maria Currò
Con Alessio Bonaffini, Mauro Failla
e gli allievi della Masterclass di Clan Off Teatro - Messina:
Kasia Albrecht, Maria Bonanno, Gaetano Citto, Gabriele Giliberto, Santi Interdonato, Giovanna Letizia, Serena Meo, Azuna Mirabella, Enrico Nania, Stella Policastro.
Personaggi e interpreti:
La compagnia della Contessa
Ilse, detta ancora La Contessa - Kasia Albrecht
Il Conte, suo marito - Gaetano Citto
Diamante, la seconda donna - Giovanna Letizia
Cromo, il caratterista - Mauro Failla
Spizzi, l’attor giovane - Gabriele Giliberto
Battaglia, generico donna - Azuna Mirabella
Gli Scalognati
Cotrone, detto Il mago - Alessio Bonaffini
Il nano Quaqueo - Santi Interdonato
Duccio Doccia - Enrico Nania
La Sgricia - Stella Policastro
Mara-mara con l’ombrellino, detta anche la Scozzese - Serena Meo
Milordino - Maria Bonanno
Produzione Clan degli Attori - Messina
Capo d’Orlando (ME) Museo-Parco di Villa Piccolo
presso Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella 3 agosto 2022
Una Villa incantata, un insieme di insoliti personaggi così diversi tra loro uniti in una forma di improbabile convivenza. Una commedia da rappresentare che forse non è finzione ma ricordo: il ricordo della vita terrena. Il mago Cotrone conduce, con mille artifici, queste anime, alla consapevolezza del nuovo stato di esistenza, e ognuno lo comprende a suo modo, chi prima e chi dopo. Giocano a fare i fantasmi immaginando di mettere in scena la “favola del figlio cambiato”: la storia del bambino rapito dalle streghe e sostituito con uno deforme. Intanto il mago accoglie nella sua fantomatica compagnia i nuovi arrivati: il Conte, la Contessa e il loro piccolo seguito, anche loro con un dramma da rivivere. I personaggi si incontrano per poter chiarire a loro stessi il significato di questo luogo e il motivo per cui si trovano lì. La vita oltre la montagna è caotica e ossessiva, popolata da terribili Giganti; ma ormai resta solo da capire che questi non potranno più nuocere. La messa in scena del dramma è l’atto finale della permanenza in questo focus, il modo per uscire da questo territorio sospeso e prendere ognuno la propria strada negli infiniti sentieri dell’inesistenza.
E’una produzione Clan degli Attori di Messina la rappresentazione de I Giganti della Montagna di Luigi Pirandello che ha preso vita a Capo d’Orlando il 3 agosto, nel suggestivo scenario del prato di Villa Piccolo, nell’ambito della rassegna Ingressi di paesaggi 2022. Villa Piccolo è la casa-museo appartenuta a Agata Giovanna, Casimiro e Lucio Piccolo oggi di proprietà della Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella presieduta dall’Avv.Andrea Pruiti Ciarello. Un luogo magico ricco di storia e di mistero diventa lo scenario naturale per rappresentare un’opera teatrale altrettanto ricca di suggestione. La facciata di Villa Piccolo diventa il fondale ove si proiettano le lucciole e le stelle, l’erba fresca del prato sostituisce le consuete assi del palcoscenico, il frinire delle cicale si unisce alla voce degli attori e ai suoni dello spettacolo. La fantasia è vita dove tutto prende forma.
Lo spettacolo è il prodotto di un anno di studio e impegno nell’ambito della masterclass organizzata dall’associazione Clan degli Attori di Messina e tenuta dagli attori e docenti Mauro Failla e Alessio Bonaffini. Gli stessi hanno curato la riduzione e l’adattamento di questo testo definendolo un primo studio su I Giganti della Montagna, ultima e incompiuta opera scritta dal grande drammaturgo siciliano. Un percorso di tecnica teatrale, approfondimento dei contenuti, consapevolezza scenica e tanto impegno premiato dalla realizzazione di uno spettacolo altamente qualificato e gratificante.
Gli allievi attori hanno interpretato i propri ruoli con sicurezza e credibilità, sostenuti dalla professionalità comprovata dei loro docenti che rivestivano i panni del mago Cotrone (Alessio Bonaffini) e di Cromo (Mauro Failla).
I costumi di Cinzia Muscolino hanno rivestito non solo i personaggi ma il luogo stesso, con la loro eleganza e funzionalità.
Le luci curate da Giovanni Maria Currò hanno illuminato la bellissima Villa Piccolo trasformandola nella Villa della Scalogna del testo pirandelliano.
Eliade Maria Grasso