Drammaturgia a cura di Stefano Massini
Regia di Michele Placido
Interpreti: Fabrizio Bentivoglio. Francesco Bolo Rossini, Giordano Agrusta, Arianna Ancarani, Caterina Balucani, Rabil Brahim, Vittoria Corallo, Andrea Iarlori, Balkissa Maiga, Giulia Zeetti, Marouane Zotti.
Scena Marco Rossi
Costumi Andrea Cavalletto
musiche originali Luca D'Alberto
Voce cantante Federico Vincenti
luci Simone De Angelis
Milano, Teatro Franco Parenti dal 18 al 29 ottobre 2017
Fra teatro e reportage giornalistico, va in scena il minimal.
L'evento teatrale che ha riscosso più interesse e successo di pubblico, al teatro Franco Parenti, è stato "L'ora di ricevimento". Commedia spiazzante dai toni agri e teneramente cinici sulla routine di una scuola della periferia francese, fra crisi professionali e conflitti interrazziali.
Il testo a cura di Stefano Massini è scaturito, quasi spontaneamente, da un reportage sociologico, realizzato dallo stesso autore: Dal racconto biografico di una "sopravvissuta" all'esperienza in una scuola della banlieue si è andata creando una serie di riflessioni e situazioni, spesso al limite del tragicomico, che, oggi, costituiscono nervo e colonna portante dell'intera pièce.
Elogio della sopravvivenza
Entro le mura di una classe si ripete immutabile la vita di ogni giorno: conle stesse facce, gli stessi discorsi e i medesimi moniti rivolti ai ragazzi e ai genitori. Cambiano i tempi, le razze dominanti, ma l'ora di ricevimento segue, implacabile lo stesso rituale.
Dalle parole di Philippe Ardeche (professore di francese) e anfitrione veniamo introdotti, complici e testimoni d'eccezione, di una realtà costituzionalmente ingiusta, chiamata scuola.
Etnie e soprannomi emergono dai discorsi e dagli aneddoti narrati in sala professori. Facce e nomi di ragazzi e ragazze evocati e tratteggiati in mille piccole manie e tic, con umanità e ironia, attraverso le ingenui iperbole del nuovo supplente di matematica Michel in contrasto con le parole amare del vecchio e arguto Philippe... Dalle perle di saggezza indiana alle citazioni di Rabelais... tutto va bene pur di non farsi sfiorare dall'ala dell'umana compassione.
Per molti aspetti (tutti positivi) la scelta della tematica e dell'approccio traduce in chiave drammaturgica i fasti della pellicola "Entre le murs" segnando, finalmente, il distacco con lo stile buonista e autoreferenziale dei precedenti italiani teatrali e cinematografici.
La scuola fra sogni di multi culturalismo e realtà
Dalla regia di uno scaltro e abile Michele Placido la pièce ne esce arricchita nel conflitto, amaramente combattuto, fra: sogni di multi culturalismo e realtà quotidiana.
Ritmi serrati e applausi scroscianti per un cast che vede Fabrizio Bentivoglio al massimo della sua performance; affiancato da un Francesco Bolo Rossini credibile nell'evoluzione da supplente spiazzato a docente cinicamente sopravvissuto all'inferno.
Segue un ensemble di interpreti e caratteristi perfettamente in chiave nel ruolo di madri e padri esigenti quanto orgogliosi esponenti della propria etnia. Divertentissima la tranche de vie dedicata all'organizzazione della gita annuale: progressivamente sempre più ardua e simile ad una tregua di pace in tempo di guerriglia. Le musiche originali di D'Alberto esaltano la scelta di un realismo poetico e decadente, evocato nelle scene di Marco Rossi e dalle luci Simone De Angelis. Indicato a tutti coloro che sanno andare oltre i luoghi comuni.
Francesca Bastoni