dramma delle identità pirandellianamente spezzate-dall'omonimo romanzo di Elita Romano
Trattamento in dialoghi di Elita Romano, con la collaborazione di Mario Gaziano, con B. Capucci, I. Bordenca, F. Giuliano, E. Rinella
partecipazione straordinaria di A. Marchica e con S. Iacono, O. Paolocà, R. Rotolo, O. Paolocà, Voce narrante Liborio Triassi, Assistente alla regia Maria Grazia Castellana
Adattamento Scenico e Regia Mario Gaziano
Favara Castello Chiaramontano 15 Gennaio 2012
In una cornice singolare, il Castello chiaramontano di Favara, in provincia di Agrigento, abbiamo assistito allo spettacolo "Una sola storia", un dramma delle identità spezzate, dal romanzo omonimo di Elita Romano (edizione Sellerio), nella regia di Mario Gaziano.
Pirandello è sulla scena con i singolari personaggi, in una storia composta di sentimenti e solitudini, in cui i protagonisti perdono progressivamente le proprie identità, in un gioco pirandelliano.
Siamo negli anni '50: il dottor Iraldi, farmacista, Fabrizio Giuliano, la signora Iraldi, Ilaria Bordenca, Rosa, la tabaccaia, Barbara Capucci,, una storia come tante altre, consueta e borghese, tragica e intrisa da ipocrisie e sottintesi. Una storia parallela quella di Francesco, il figlio del farmacista, Enzo Rinella, a quella del padre: la società non è cambiata e tutto rimane uguale a se stesso. Pirandello regna. Marcella Rizzo, la cognata acida e giudicante, si amalgama con gli altri personaggi. Alfonso Marcica, lo zio Antonio, Oriana Paolocà, la moglie di Francesco, Silvana Iacono, la signora del paese, Raimondo Rotolo, il maestro pittore, sono personaggi contorno, ma indispensabili alla storia e alla resa sul palcoscenico. Una nota sulla regia: questa ha saputo percepire e rendere sulla scena le intenzioni dell'autrice. Lo spettacolo, che apre il Festival pirandelliano, è in perfetta sintonia con i contenuti della manifestazione nel suo complesso.
Rosanna Bocchieri