di Eugène Ionesco
regia e scene: Pietro Carriglio
con Nello Mascia e Galatea Ranzi
e con Sergio Basile
Milano, Teatro Studio, dal 16 al 20 dicembre 2009
L' irrealtà del reale è in scena nella farsa tragica «Le sedie» di Ionesco protagonisti due Vecchi, un «maresciallo d' alloggio» e sua moglie che vivono in una torre su un isola. In una sera come tante i due mettono in scena la pochezza della loro esistenza carica di fatuità e rimpianti, alleviati solo dalla forza delle abitudini che beckettianamente danno la sensazione d' esistere. La serata è speciale, i coniugi aspettano ospiti importanti, invitati ad ascoltare il messaggio di salvezza che il vecchio vuole tramandare ai posteri e un oratore è stato ingaggiato a tale scopo ma tutto si rivelerà un tuffo nel nulla. La bella messinscena di Pietro Carrigli, segna con lievità, in un ritmo perfetto, lo spettacolo di un grottesco che riesce a riflettere l' assurdo della verità dell' esistenza. In una bellissima scena di mattoni, il bravissimo Nello Mascia popola con i suoi toni beckettiani e di un autentico smarrimento dialoghi logori che si vivificano in un ritmo che ha il sapore dell' incalzare della vita. Inaspettata in un ruolo da vecchia l' altrettanto brava Galatea Ranzi che fa lievitare il grottesco del suo personaggio. Ne risulta uno spettacolo affascinante nel quale i personaggi diventano il simbolo di tutta l' umanità impegnata nel gioco assurdo dell' esistenza, grottesche metafore della stessa. Grandi applausi
Magda Poli