Balletto in due atti.
Coreografia di Marius Petipa da Jules Perrot e Jean Coralli.
Libretto di Théophile Gautier, Jules-Henri Vernoy de Saint-Georges, Jean Coralli da De l’Allemagne di Heinrich Heine.
Musica di Adolphe Adam. Maître de ballet: Kostyantin Sergieiev
Scene e Costumi di Tetiana Bruni.
Con: Natalia Matsak, Kateryna Alaieva, Sergii Kryvokon Oleksii Potomkin, Kateryna Kurchenko e il Corpo di Ballo del Ballet National d’Ukraine.
Orchestre Promethée. Direttore: Dmytri Morozov.
PARIGI, Theâtre des Champs-Elysées, dal 21 dicembre 2022 al 5 gennaio 2023
Giselle al Theâtre des Champs-Elysées con il Ballet National d’Ukraine
È peculiare, emotivamente toccante ed empaticamente coinvolgente la presenza del Ballet National d’Ukraine - talvolta noto anche come Ballet National de Kiev - a Parigi, al Theâtre des Champs-Elysées, per le festività natalizie in questo passaggio della storia che indubitabilmente è una sfida per le attuali vicissitudini legate al conflitto in patria. Precedentemente previsto il balletto La Reine des neiges, il cartellone è stato successivamente modificato poiché le condizioni di vita e di lavoro a Kiev hanno reso difficili o impossibili le prove del nuovo titolo preferendo ripiegare sull’emblema del balletto romantico, uno dei grandi classici del loro repertorio qui in scena per diciassette recite con il prezioso sostegno di Productions Internationales Albert Sarfati.
Proposto nel quadro della ricca programmazione di TrascenDanses il lavoro presentato modula con diversità i due segmenti cardinali del balletto. Se non sempre convincono alcuni tratti del primo atto, decisamente appagante e ottimamente riuscito è il secondo. Il profilo musicale qui conferito al titolo è ascrivibile in tale rilievo critico: l’Orchestre Promethée diretta da Dmytro Morozov è senza dubbio brillante in ogni pennellatura che caratterizza il secondo atto restituendo il poetico lirismo che rende peculiare il segmento precipuo delle Villi di Adam, inconsueta la rapidità riservata al primo atto con particolare riferimento al leitmotiv che sostanzia il corteggiamento d’inizio dei due protagonisti. Se essenziale è il corteo che accompagna il principe di Curlandia e di sua figlia Bathilde e non sempre perfette le posizioni del corpo di ballo qui coinvolto nelle altre danze, valido è il passo a due dei contadini affidato a Dariia Manoilo e Maksym Bilokrynytskyi, poche le loro inesattezze.
Di sicuro impatto visivo e coreograficamente incisive le ventiquattro villi - qui nei passi concepiti da Marius Petipa - che danno prova della solidità tecnica della compagnia mostrando efficaci sincronismi ed eleganti port de bras. Le étoiles Kateryna Alaieva e Oleksii Potomkin impegnate nei ruoli di Giselle e Albrecht le ricorderemo per i due pas de deux del secondo atto che giovano di giri ben eseguiti, equilibri stabili, linee curate e raffinate. Due danzatori di prim’ordine, dunque, che insieme alla buona performance di Kateryna Kurchenko nel ruolo di Myrtha offrono nella recita di San Silvestro un’ulteriore occasione per tornare a rispolverare l’essenza di quel balletto romantico che nei temi della morte, dell’assoluto, del lirismo e della profondità dell’umano seguita a parlare, ad accarezzare e a consolare nel segno della bellezza, nonostante tutto.
Vito Lentini