lunedì, 21 ottobre, 2024
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L’ARTE DI MARINEL STEFANESCU - coreografie varie

"L'Arte di Marinel Stefanescu", coreografie varie "L'Arte di Marinel Stefanescu", coreografie varie

coreografie di Marinel Stefanescu, Uwe Scholz
con i danzatori del Nuovo Balletto Classico: Martina Dall’Asta, Victor Finaurini, Kiara Barjami, Giorgia Carboni, Begimai Iliasbekova, Erjola Mali, Nurzhamal Moldogazieva, Iasminakhov Muratkhanova, Enxhi Nika, Giulia Zavanone, Meerim Zhumabaeva, Leonard Cela, Klevis Spaho, Marika Morra, Mateo Dani, Stefi Xhelaj, Eugert Osmanaj, Giorgia Carboni, Klevis Spaho, Kiara Barjami, Maria Igonina, Erjola Mali, Stefi Xhelaj, Leonardo Likollari, Leonard Cela, Rezart Stafa, Sophie Perkovic, Victor Finaurini
con i danzatori del Teatro dell’Opera di Roma: Rebecca Bianchi e Michele Satriano
con i danzatori del Teatro Nazionale dell’Opera di Bucarest: Irina Chiriacescu e David Datu
musiche Sergej Vasil’evič Rachmaninov, Hector Berlioz, Pëtr Il’ič Čajkovskij, Aram Il’ič Chačaturjan, Franz Liszt
Reggio Emilia, Teatro Romolo Valli, 15 ottobre 2024 

www.Sipario.it, 20 ottobre 2024

In una serata ricca di emozioni, incontri, suggestioni, bellezza e convivialità sono andate in scena sul palcoscenico del Valli di Reggio Emilia le più significative e intramontabili coreografie di Marinel Stefanescu che hanno preso nuova vita con i ballerini della compagnia del “Nuovo Balletto Classico” di Reggio Emilia nell’evento intitolato “L’Arte di Marinel Stefanescu” organizzato con eleganza da Rezart Stafa, Elena Casolari, Nicoletta Stefanescu e naturalmente dalla grande étoile e didatta Liliana Cosi. Lo spettacolo si è aperto con una virtuosa carrellata filmata delle migliori esibizioni del giovane Maestro in scena e si è conclusa con tutti gli artisti intervenuti a corona sotto una giovane e sorridente immagine di Stefanescu.

Diverse le coreografie ammirate che fanno parte del patrimonio creativo coreutico di Stefanescu. Da “Patetica” che ha visto la luce nel 1975, riproposta per l’occasione a distanza di quarant’anni dalla sua ultima rappresentazione proprio al teatro Valli, al balletto neoclassico “Concerto di Rachmaninov” e all’assolo “Doina” ricco di tinte forti e percettive emozioni. Proprio a sottolineare la ricchezza artistica e le diverse sfaccettature di Stefanescu, inoltre, presso la Sala Ottagonale del teatro, è stata allestita una mostra dei quadri prodotti dal Maestro durante un arco temporale di quasi quindici anni.

Il “Nuovo Balletto Classico” nasce nel luglio del 2016; i suoi fondatori Elena Casolari, Rezart Stafa e Nicoletta Stefanescu hanno raccolto l’eredità del lavoro di Liliana Cosi e Marinel Stefanescu con la compagnia balletto classico e la scuola professionale di balletto fondati ed attivi dal 1988 a Reggio Emilia. La compagnia diretta da Rezart Stafa è composta da danzatori stabili e ballerini aggiunti per le produzioni con un ventaglio più ampio, presenta un vasto repertorio classico neoclassico e contemporaneo. Oltre al contributo di Marinel Stefanescu e Milena Zullo coreografa fa tra le più apprezzate della danza contemporanea, negli ultimi anni diversi giovani coreografi hanno creato per la compagnia, tra cui Hector Budlla (presente in teatro), Saul Daniele Ardillo, Eddy Blloshmi, Erion Kruja, Angel Blanco, Beatrice Bodini e Melissa Hough.

La serata ha avuto ospiti internazionali, tra cui Irina Chiriacescu e David Dutu, ballerini solisti dell’Opera Nazionale di Bucarest, una delle compagnie nazionali più prestigiose d’Europa, corpo di ballo per il quale Marinel Stefanescu ha danzato, che lo ha consacrato come ballerino internazionale e gli ha aperto le porte dei più prestigiosi teatri d’Europa, tra cui la Scala di Milano. I danzatori sono giunti in Italia accompagnati da IIeana Iliescu, ballerina emerita dell’Opera Nazionale di Bucarest, maître de ballet e storica partner di Stefanescu. Altre eccellenze della danza italiana sul palcoscenico del Valli l’étoile del Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma Rebecca Bianchi ed il primo ballerino Michele Satriano con un Pas de deux tratto in assoluta anteprima da “Le Rouge et le noir”, un tributo anche ad Eleonora Abbagnato, direttrice del Corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma, che ha ricevuto direttamente in palcoscenico dalle mani del Prefetto di Reggio Emilia il premio alla carriera.

Doverosa una piccola nota storica dedicata al protagonista della serata, il Maestro Stefanescu, il quale si è diplomato all’Accademia di ballo di Bucarest, perfezionandosi al teatro Bolshoi, poi al Kirov con il M° Pushkin. Nel 1968 viene nominato primo ballerino all’Opera di Bucarest. Dal 1966 al 1976 balla con partner del calibro di Alicia Alonso, Tessa Beaumont, Magdalena Popa, Iliana Iliescu, Natalia Makarova, Liane Daydé, Ekaterina Maximova. Per quattro anni è stato primo ballerino dell’Opera di Zurigo. Nel 1974 balla con Liliana Cosi alla Scala “Giselle” ma anche in “Excelsior”, “Schiaccianoci”, “Les Sylfides” e “Romeo e Giulietta”. Nel 1976 sposa Louise Ann Smith con cui ha avuto tre figlie. Nel 1977 si trasferisce a Reggio Emilia e fonda insieme a Liliana Cosi, l’Associazione Balletto Classico ricoprendo il ruolo di direttore didattico della Scuola di Balletto, direttore artistico della Compagnia Balletto Classico e coreografo di 52 tra balletti di repertorio classico e nuove produzioni, di cui è stato l’ideatore, librettista e a volte anche scenografo e costumista. Molti sono i premi e i riconoscimenti che gli sono stati conferiti per la sua attività artistica, didattica e per il suo genio creativo.

Nello specifico si è visto ad apertura di sipario “Concerto di Rachmaninov” di stampo neoclassico con interprete il “Nuovo Balletto Classico”. Uno dei pezzi più poetici e tecnicamente brillanti per le caratteristiche della scrittura coreografica ricca di intenso lirismo dove le qualità sono quelle di naturalezza e agilità nei meravigliosi concerti per pianoforte e orchestra che Rachmaninov ha donato all’umanità. A seguire la coreografia “Come due colombe” sempre a cura del “Nuovo Balletto Classico” sull’Adagio di Albinoni che è una libera interpretazione ballettistica del capolavoro musicale mai coreografato prima di allora capace di mantenere intatta tutta la sua poetica modernità. Terzo pezzo in programma il “pas de deux” dalla scena della camera tratto da “Il rosso e il nero” nella nota coreografia di Uwe Scholz con protagonisti i due straordinari ballerini dell’Opera di Roma che unitamente hanno infuso passione e dramma sulle evocative musiche di Hector Berlioz.

Dopo l’intervallo il Gala è ripreso con “Patetica”, una delle più celebri ed intense coreografie del Maestro su musica di Čajkovskij nell’esecuzione del “Nuovo Balletto Classico” che seguendo il linguaggio artistico dell’autore hanno dato posto in essere il fato tra Vita, Amore e Destino. A seguire “Doina” su musica popolare rumena con il solista Leonardo Likollari del “Nuovo Balletto Classico”: coreografia lirica e malinconica dove la danza appare libera nella struggente solitudine e la gestualità diventa lo specchio dell’anima. A seguire il pas de deux da “Spartacus” sulla musica di Chačaturjan, capolavoro di Stefanescu che si è sempre distinto per la forte presenza scenica dove la musica trabocca di vitalità esprimendo al meglio le caratteristiche umane. Penultimo pezzo in scaletta il pas de deux da “Lo Schiaccianoci” con i due interpreti del Teatro dell’Opera di Bucarest. Il Maestro trasforma la partitura del passo a due in un movimento profondo, dinamico, vivido che si conclude nell’apoteosi della coda dove la forza del virtuosismo e l’eleganza del portamento si sposano. A concludere, la vera ciliegina sulla torta, con l’estratto “Nostalgia” su musica di Franz Liszt dal balletto “Radici” firmato da Stefanescu nel 1990. Protagonista il direttore Rezart Stafa, già indimenticabile primo ballerino che per l’occasione è tornato eccezionalmente a calcare le tavole del palcoscenico in ricordo del suo Maestro.

Festosi e generosi sono risuonati gli applausi nel gremito Teatro Valli arricchito da prestigiose presenze in platea, tra cui quella rassicurante di Liliana Cosi e di tanti ex allievi, a testimonianza di una storia votata completamente al servizio dell’Arte e dei giovani, e al contempo anche della storia di un rilevante periodo artistico e della sua innegabile influenza.

Michele Olivieri

Ultima modifica il Lunedì, 21 Ottobre 2024 10:02

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