domenica, 20 ottobre, 2024
Sei qui: Home / R / ROSSINI & ROSSINI – coreografia Mauro Bigonzetti

ROSSINI & ROSSINI – coreografia Mauro Bigonzetti

Il Corpo di Ballo del Teatro dell'Opera di Roma in "Rossini & Rossini", coreografia Mauro Bigonzetti. Foto Fabrizio Sansoni, Opera di Roma Il Corpo di Ballo del Teatro dell'Opera di Roma in "Rossini & Rossini", coreografia Mauro Bigonzetti. Foto Fabrizio Sansoni, Opera di Roma

Musiche di Gioachino Rossini e Benjamin Britten
Durata: 1 ora e 45 minuti: prima parte 35 minuti; intervallo 20 minuti; seconda parte 50 minuti
direttore Fayçal Karoui
coreografia Mauro Bigonzetti
ASSISTENTE ALLA COREOGRAFIA Béatrice Mille
SCENE E LUCI Carlo Cerri
COSTUMI Anna Biagiotti
VIDEO Carlo Cerri e OOOPStudio
INTERPRETI
Alessandra Amato, Rebecca Bianchi, Susanna Salvi, Alessio Rezza, Claudio Cocino, Michele Satriano
ORCHESTRA, ÉTOILES, PRIMI BALLERINI, SOLISTI E CORPO DI BALLO DEL TEATRO DELL’OPERA DI ROMA
con la partecipazione dei Cantanti di “Fabbrica” Young Artist Program del Teatro dell’Opera di Roma
Nuovo allestimento Teatro dell’Opera di Roma
Roma – Teatro dell’Opera dal 28 ottobre al 4 novembre 2023
Stagione 2022/2023

www.Sipario.it, 4 novembre 2023

Le ho fatte tutte. Le sto facendo tutte. Le farò tutte. Certuni mi domandano perché. Rispondo: per eludere la morte. La morte ci coglie per noia. Se al mondo non ci fosse la noia, non ci sarebbe neanche la morte. Io, quando sento che la noia sta per impadronirsi di me e consegnarmi mani e piedi legati alla morte, cambio arte, cambio mestiere, cambio gioco, e la morte, vedendomi chino su giochi sempre diversi, tira una bestemmia e cambia strada. Parole di Alberto Savinio che avrebbe potuto dire Gioacchino Rossini: entrambi spiriti votati alla leggerezza del dilettantismo: arte del non essere schiavi di un solo pensiero: spiegare la logica del mondo.

Concetti salvifici già di per sé, e che sono alla base del magnifico Rossini & Rossini, in scena all’Opera di Roma, di Mauro Bigonzetti. Coreografo che ha sempre amato il compositore pesarese, dal quale ha carpito lo spirito per dare vita ad una serie di quadri, o cartoline (come indicato nel programma di sala) che riassumono i tratti caratteristici di Rossini: la sua poliedricità artistica, l’amore per la vita quotidiana e come sentimento in sé, il gusto per la buona cucina, la passione per la musica.

Bigonzetti ha trasposto l’essenza del nostro Gioacchino nazionale nelle coreografie che (in due atti vivaci e variopinti) hanno avuto come caratteristica principale quella di essere divertenti e ricche di movenze, mai risultando esagerate né pesanti. Perché questo Rossini ha di unico – e Bigonzetti ha saputo farlo suo –: raccontare il mondo senza spiegarlo; osservandolo, anche quando assume la piega della tragedia, da quel lato ironico comunque presente, ma che deve saper essere percepito e ricreato sulla partitura e in scena. Basta pensare alla Gazza ladra: opera tutt’altro che divertente, eppure ascoltandola l’animo non si immalinconisce.

Mani che muovevano le dita velocemente. Elevazioni brevi, serrate, che ricreavano il battito d’ali d’una farfalla. Prese simili a carezze, perché al tocco potente si è preferito lo sfioramento deciso. E che dire dei passi a due, soprattutto di quello danzato in modo eccelso – poesia che si è andata innestando sull’altra poesia che aleggiava durante lo spettacolo: lo spirito di Rossini – da Rebecca Bianchi e Claudio Cocino? Una coreografia giocata su movimenti lenti e sinuosi, che pian piano hanno raccontato l’intensità di un rapporto d’amore fatto di avvicinamenti ed allontanamenti, senza mai perdersi, senza mai far venir meno dolcezza, sensibilità, cura dell’uno nei confronti dell’altra. Una coreografia che ha raccontato la passione con innocenza e candore: un miracolo irripetibile.

Magnifici i costumi della Biagiotti e buona la direzione di Karoui, malgrado non abbia sottolineato i crescendo rossiniani – sua cifra stilistica –, specie nell’ouverture della Gazza ladra che, su una magnifica coreografia d’insieme che ricreava visivamente il suono del pianoforte attraverso i suoi tasti, concludeva questo Rossini & Rossini con una platea entusiasta, felice, più leggera.

Pierluigi Pietricola

Ultima modifica il Mercoledì, 08 Novembre 2023 11:02

About Us

Abbiamo sempre scritto di teatro: sulla carta, dal 1946, sul web, dal 1997, con l'unico scopo di fare e dare cultura. Leggi la nostra storia

Get in touch

  • SIPARIO via Garigliano 8, 20159 Milano MI, Italy
  • +39 02 31055088

Questo sito utilizza cookie propri e si riserva di utilizzare anche cookie di terze parti per garantire la funzionalità del sito e per tenere conto delle scelte di navigazione. Per maggiori dettagli e sapere come negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie è possibile consultare la cookie policy. Accedendo a un qualunque elemento sottostante questo banner si acconsente all'uso dei cookie.

Per saperne di più clicca qui.