di Jacques Offenbach
libretto Henry Meilhac e Ludovic Halévy
con Uria Monzon, Laurence Guillod, Sébastien Guèze, Stuart Patterson, Frédéric Longbois, Jean-Philippe Lafont, Marcin Habela, Jean-Pierre Gos
Direzione musicale Cyril Diederich, Regia Omar Porras, Scene Amélie Kiritzé-Topor, Costumi Virginie Gervaise, Coreografie József Trefeli, Luci Mathias Roche, Maestro del Coro Véronique Carrot
Sinfonietta de Lausanne, Chœur de l'Opéra de Lausanne
dal 26 dicembre 2011 al 2 gennaio 2012
In occasione delle festività di fine anno l'Opéra di Losanna, sotto la direzione di Eric Vigié, ha presentato, presso la Salle Métropole, una nuova produzione de "La Grande Duchesse de Gérolstein" di Jacques Offenbach firmata per la messa in scena dallo stravagante regista colombiano Omar Porras e per la direzione musicale da Cyril Diederich. Porras ha sorpreso e conquistato il pubblico in gran parte anche giovane trasformando il personaggio principale della Grande Duchesse de Gérolstein pensato da Offenbach niente di meno che nell'Angelo Blu di Marlene Dietrich, concepita quale donna dominatrice, e trasformando e trasferendo l'azione del celebre e magnifico libretto di Henry Meilhac e Ludovic Halévy in un teatro distrutto dalla guerra, le cui rovine servono ai cantanti per trasformarsi in veri attori e dare una nuova e diversa vita alla celebre Opéra bouffe in tre atti a quattro quadri creata al Théatre des Variétés di Parigi il 12 aprile 1867. Ma l'esito perfettamente riuscito dell'operazione è dovuto in principal luogo alle scenografie di Amélie Kiritzé – Topor e soprattutto alle mirabolanti scenografie del giovane coreografo ungherese Josef Trefeli, che mischia in scena il Coro dell'Opéra di Losanna con i ballerini proponendo spesso delle immagini quantomeno ilaranti come nell'aria d'entrata della Grande Duchesse "Pif, paf, pouf, et tara papa poum !" quando i soldati sono rivoltati a terra quando il Generale conferisce i suoi ordini, ai bellissimi e perfettamente indicati costumi di Virginie Gervaise nonchè alla magnificamente calibrata direzione delle luci di Mathias Roche tutti e tre questi artisti (escluso Roche) facendo il loro più che riuscito debutto all'Opéra di Losanna . Una particolare lode va poi conferita al trucco dei cantanti – attori effettuato da Véronique Soulier. Superlativo il cast vocale arruolato per l'occasione che andava dalla magnifica prestazione di Béatrice Uria Monzon nel ruolo titolo al perfetto Fritz della giovane star Sébastien Guèze (che faceva il suo debutto all'Opéra di Losanna) sino alla vera e propria garanzia costituita da Jean – Philippe Lafont nel ruolo del Genéral Boum nonchè alla vera e propria scoperta e rivelazione (soprattutto dal punto di vista vocale) incarnata dal giovane soprano italo – svizzero Laurence Guillod nel ruolo di Wanda mentre una menzione speciale va al Baron Puck di Stuart Patterson. Nei ruoli secondari Frédéric Longbois (Le Prince Paul), Marcin Habela (Le Baron Grog), Jean – Pierre Gos (Népomuc),Carole Meyer (Iza), Céline Mellon (Amélie), Lauranne Jaquier (Charlotte) e Céline Soudain (Olga). Il Coro dell'Opéra di Losanna è stato come sempre magnificamente diretto da Véronique Carrot mentre Cyril Diederich, alla testa di una Sinfonietta di Losanna in piena e smagliante forma, ha saputo conferire tutta la verve, energia e luce che vengono sprigionate dalla celebre e memorabbile partitura di Jacques Offenbach rendendo allo stesso tempo un ottimo e preciso servizio a tutti i cantanti e artisti in scena. Per quanto riguarda la Grande Duchesse il regista ci ricorda saggiamente nelle note di regia che "Quand on n'a pas ce que l'on aime il faut aimer ce que l'on a". Tutte esaurite le repliche da un pubblico giubilante e festivo che ha decretato vere ovazioni a tutta l'équipe e team in scena per una produzione atipica e singolare della "Grande Duchesse de Gérolstein" ma che resterà sicuramente nella storia dell'Opéra di Losanna.
Giacomo Di Vittorio