CLAUDIO MONTEVERDI
Il combattimento di Tancredi e Clorinda
Madrigale rappresentativo su testo di TORQUATO TASSO
Allievi del Corso di Canto
William Matteuzzi docente
Yuki Mizuno Clorinda
Angelo Caprara Tancredi
Matteo Straffi Testo
Francesca Duranti e Emanuel Viana Santos danzatori
GAETANO DONIZETTI
Il campanello di notte
Farsa in un atto su libretto di Gaetano Donizetti
Francesca Lo Verso Serafina
Francesco Palmieri Don Annibale Pistacchio
Tamon Inoue Enrico
Virginia Cattinelli Mamma Rosa
Angelo Caprara Spiridione
Francesca Duranti coreografa
Cesare Scarton regia
Quartetto Leonardo
Sara Pastine violino
Fausto Cigarini violino
Salvatore Emanuele Borrelli viola
Lorenzo Cosi violoncello
Francesco De Poli maestro concertatore al clavicembalo e al pianoforte
In collaborazione col Maggio Musicale Fiorentino
E con l’Associazione Guido Levi Lighting Lab
SIENA TEATRO dei ROZZI 29 luglio 2023
Ben più di un saggio finale della classe di canto, questo degli allievi chigiani di William Matteuzzi: grazie alle qualità degli interpreti ed all’ottima scelta suggerita dalle loro molteplici caratteristiche personali gestite saldamente dall’ esperienza professionale del Maestro, del regista e della coreografa, abbiamo visto uno spettacolo musicale che ci auguriamo non si concluda in una serata, dove la capacità di presentare due creazioni diversissime nel tempo e nei toni è stata abile e convincente, infatti la cornice che rende organica anche senza soluzione di continuità questa pièce è quella della notte, come suggerisce il titolo scelto. Il famoso e commovente Combattimento di Tancredi e Clorinda di Claudio Monteverdi ispirato all’episodio della Gerusalemme Liberata è stato risolto esprimendo la fisicità dell’evento dai due danzatori, Francesca Duranti anche coreografa ed Emanuel Viana Santos, bendati come i cantanti, a significare la cecità foriera di tragedia del gesto bellico che porterà alla morte i due innamorati appartenenti ad opposte fazioni. Immobili i giovani interpreti di nero vestiti come i danzatori, la narrazione della vicenda è affidata alla voce sicura del tenore Matteo Straffi, che rispetta il distacco dall’evento tragico, come pure si esprimono quasi in un rituale il tenore Angelo Caprara nel ruolo di Tancredi, che inutilmente propone al suo nemico di svelare il suo nome, e la incantevole Yuki Mizuno dalla voce angelica. Il giovane quartetto Leonardo ha sottolineato stati d’animo e vicenda che il grande Monteverdi esprime con l’uso sapiente di strumenti a corda e col clavicembalo, qui nella persona del Maestro De Poli, esecutore alle tastiere e concertatore. Ma protagonisti del teatro non sono solo quanti vanno in scena, nel notturno di questa prima vicenda è fondamentale l’uso delle luci, e maestra delle luci è l’ottima Lucia Ferrero, scelta dall’Associazione Guido Levi Lighting Lab, creatasi alla scomparsa nel 2019 dell’omonimo Maestro, qui in collaborazione col suo tutor Claudio Collaretti. E’ importante sottolineare, soprattutto in una sede che è anzitutto e resta Accademia per la formazione nel campo del Teatro Musicale, la varietà e l’importanza dei mestieri dello spettacolo. La seconda opera proposta ci viene incontro dalla platea con un numeroso gruppo di giovani vestiti a festa, in occasione delle nozze della bella Serafina con Don Annibale Pistacchio, speziale. Ma anche qui non può filare tutto liscio secondo l’invenzione divertita e divertente del nostro Gaetano Donizetti, che ebbe da subito grande successo (tanto che alcuni elementi faranno anche la fortuna dell’Elisir d’amore tuttora dominante nei teatri): la procace sposina (Francesca Lo Verso) in realtà non è tanto convinta di questo matrimonio, perché intrattiene un legame amoroso seppure travagliato con il cugino Enrico, a cui è affidato il ruolo di mattatore comico per antonomasia, una vera rivelazione Tamon Inoue, vivacissimo interprete dai caratteri orientali, bella voce ma soprattutto capacità ginnico espressive straordiarie. Certo si ride tanto in questi spettacoli d’opera chigiani! Cos’è infatti questo campanello che suona fino all’alba, cioè fino al momento nel quale il neo sposo dovrà partire per motivi di lavoro? È il campanello al quale lo speziale deve obbedire per soccorrere, a norma di legge, quanti abbiano bisogno del suo aiuto. Peccato che, con vari travestimenti, il paziente sia sempre il cugino Enrico… La parola tragica, ma talvolta anche la parola comica è, nella lingua italiana, quella alla quale vogliono accostarsi giovani allievi di canto operistico provenienti da ogni dove: in questi anni ne abbiamo visti, dotati di grande talento naturale, portare questa esperienza in giro per il mondo dove il canto operistico, che significa musica italiana per antonomasia, induce i giovani dotati naturalmente per questa non facile espressione artistica a studiare e comprendere un linguaggio poetico che quindi resta sempre vivo nella sua ricchezza culturale, con una sostanza insieme aristocratica e popolare, emotivamente coinvolgente come nessuna, che dice la vita per quello che è, superando mode e tabù contingenti. Annamaria Pellegrini