Orchestra Sinfonica di Milano - Vincenzo Milletarì
Opera in un atto di Giovacchino Forzano
Musica di Giacomo Puccini
Direttore Vincenzo Milletarì
Orchestra Sinfonica di Milano
Coro sinfonico e coro di voci bianche di Milano
Maestro del coro Massimo Fiocchi Malaspina
Maestro del coro di voci bianche Maria Teresa Tramontin
Personaggi e interpreti
Suor Angelica Monica Zanettin
La Zia Principessa Silvia Beltrami
La maestra delle novizie, La suora infermiera Dilan Şaka
Suor Genovieffa, La seconda cercatrice, La seconda conversa Greta Doveri
Suor Osmina, Suor Dolcina, Una novizia Fan Zhou
La prima cercatrice, La prima conversa Laura Lolita Perešivana
La badessa, La suora zelatrice Elena Caccamo
In collaborazione con Accademia Teatro alla Scala
Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, 4 giugno 2024
L’Orchestra Sinfonica di Milano rende omaggio a Giacomo Puccini, nel centenario dalla scomparsa, con un’esecuzione in forma di concerto di Suor Angelica, affidata alla bacchetta di Vincenzo Milletarì. Che evita del tutto il rischio di cadere nel bozzettismo di maniera o - peggio - di scivolare nel dolciastro o nel lezioso. Il giovane direttore pugliese riesce invece a cogliere perfettamente il clima del tutto singolare del capolavoro pucciniano, ove rifulge anzitutto la capacità di far conversare i diversi personaggi entro un preciso contesto ambientale e sentimentale. Così, dal podio, Milletarì non evidenza solo le numerose preziosità di scrittura e i passaggi di notevole complessità armonica, ma - grazie a un sapientissimo gioco di colori - serra anche il racconto in tempi spediti, alterna momenti estatici di luce smaltata ad accensioni ove vibra una cupa drammaticità. L’intrecciarsi delle arcate sonore, spesso brevi e sfuggenti, disegna così un ordito musicale limpido, entro il quale l’ispirazione del compositore torna a presentarsi nella sua sorgiva, pur se fugace, bellezza: melodia pura, sostenuta da un’armonia sovente instabile, ma pur sempre ammaliante, commovente, incantata. Pucciniana, insomma. Merito anche degli ottimi strumentisti dell’orchestra milanese: precisi, puliti, ben amalgamati. Monica Zanettin affronta il ruolo eponimo puntando sulla dolente umanità della protagonista, risolta in un canto dal fraseggio sempre attento e partecipe. La linea è ferma, il suono ben proiettato e, anche se si avvertono un paio di cedimenti in acuto, l’interpretazione è convincente. “Senza mamma” è cantata con trasporto e semplicità d’accento e anche il difficile finale è risolto con voce piena. Al suo fianco, la Zia Principessa di Silvia Beltrami sfoggia anzitutto un notevole carisma vocale e un’emissione duttile, mentre l’interprete - mai sopra le righe - riesce nel non facile intento di restituire tutta la sdegnosa durezza del personaggio senza farle perdere la nobile dignità. Il gruppo delle sorelle schiera voci nel complesso adatte ai vari ruoli, con una menzione particolare per Elena Caccamo (La badessa, La suora zelatrice) e per Dilan Saka (La maestra delle novizie, La suora infermiera); completavano il cast Greta Doveri (Suor Genovieffa, La seconda cercatrice, La seconda conversa), Fan Zhou (Suor Osmina, Suor Dolcina, Una novizia), Laura Lolita Perešivana (La prima cercatrice, La prima conversa). Apprezzabile l’esecuzione del coro, istruito da Massimo Fiocchi Malaspina, e del coro di voci bianche guidato da Maria Teresa Tramontin. Vivissimo il successo per tutti. Fabio Larovere