Carol Leone pianoforte
Clara Wieck Schumann Romanza in Mi bem. minore op. 11
Robert Schumann Romanza in Fa diesis Maggiore op. 28
Gabriel Fauré Improvvisazione in Do diesis minore op. 84
Capriccio in Mi bem. maggiore op. 84
Barcarolle n.1 in La min. op. 26
Camille King soprano Antonio Artese pianoforte Luigi Cosolino violino
Wolfgang Amadeus Mozart L’amerò sarò costante da Il re pastore aria
Maria Luigia Borsi soprano Antonio Artese pianoforte
Pietro Mascagni Ave Maria (intermezzo Cavalleria Rusticana)
Francesco Paolo Tosti ‘A vucchella, Vorrei
Giacomo Puccini Terra e mare
Ruggero Leoncavallo Mattinata
Antonio Artese pianoforte
Giacomo Puccini Fogli d’album
Camille King soprano Antonio Artese pianoforte Giovanni Vai clarinetto
Franz Schubert Der Hirt auf dem Felsen (Il pastore sulla roccia) D. 965, Lied
Siena, Palazzo Chigi Saracini, Salone dei concerti, 12 giugno 2024
Quando la vita e la possibilità di muoversi liberamente sono tornate, allora ha avuto inizio la fresca iniziativa intercontinentale che si chiama Primavera Chigiana, quest’anno al suo quarto appuntamento, grazie alla relazione fra l’ Accademia senese ed i Chigiana Global Academy Programs (C-GAP) creatura del Maestro Antonio Artese, che si destreggia con disinvoltura fra Italia e Stati Uniti col suo gruppo di docenti, ormai habitué di queste sale, e i loro allievi, continuando la tradizione della musica da camera. Grazie al tempo più clemente di maggio-giugno, è diventata per molti una piacevole abitudine l’aperitivo alle 19.00 nel chiostro del Chigiana Art Café, al quale seguono i concerti di maestri e allievi nel palazzo, prima dell’ora di cena. Questa serata in particolare, che sarebbe stata molto apprezzata da Guido Chigi, vede i docenti esibirsi nel repertorio più classico di questi incontri, svolazzando tra le varie esperienze musicali europee che conservano il gusto romantico e la forte impronta emotiva dei più conosciuti brani del primo novecento, i più amati dal pubblico. Alla tradizione del nord Europa proposta prevalentemente nella prima parte del concerto da Carol King, fa seguito l’attesissimo repertorio italiano proposto da Maria Luigia Borsi, che vive tra Toscana e Stati Uniti e continua anche come docente una carriera ormai ventennale nel corso della quale ha diffuso nei paesi anglosassoni un repertorio di sicuro successo: la sua voce che nel corso degli anni ha preso vigore ed espressività drammatica, a stento contenuta all’interno dell’ acustica straordinaria di questa sala, più che mai sembra esigere il palco, il teatro. Particolarmente toccante nell’esecuzione dell’Ave Maria da Cavalleria Rusticana, rappresenta la nostra tradizione al pubblico cosmopolita che vuole completare con un’esperienza musicale la visita senese, come il Maestro Artese fa con Puccini eseguendo al pianoforte Foglio d’album, ma anche nella veste di brillante presentatore plurilingue per il pubblico di varia provenienza. La serata ha visto inoltre la partecipazione al concerto di due musicisti che sono parte integrante dello staff senese, ma anche più che promesse del concertismo, dei quali continueremo a sentir parlare, Luigi Cosolino al violino, Giovanni Vai al clarinetto. Annamaria Pellegrini