di Albert Camus
Drammaturgia e regia: Lelio Lecis
Interprete: Simeone Latini
Costumi: Marco Nateri
Scenografia: Valentina Enna
Musiche: Peter Gabriel e tradizionali arabe
Sarta: Adriana Geraldo
Direzione tecnica: Lele Dentoni
Direzione artistica: Lelio Lecis
Direzione generale: Marina Mura
Produzione: Akròama Teatro Cagliari
Genova, Piazza San Matteo, 28 luglio 2023
L'Akròama Teatro di Cagliari porta ancora una sua produzione sul palco di San Matteo, ospite gradito del Festival in una notte d'estate di Lunaria Teatro. Fedele alla scelta di portare in scena alcuni degli esempi più famosi della letteratura mondiale è Lo straniero di Albert Camus a potersi avvalere di una trasposizione scenica di grande qualità. La versione portata in scena è quella in forma di monologo, che vede Simeone Latini solo in scena. Su di una scenografia asciutta, che comprende due seggiole ed una bara di legno, Simeone Latini ed il regista Lelio Lecis offrono al pubblico una pregevole rilettura dell'opera dello scrittore francese. Simeone Latini non impersona solo Meursault, lo straniero, ma conduce in maniera impeccabile tutto lo spettacolo facendo vivere con la voce e con il corpo una vicenda lineare solo all'apparenza. L'artista cagliaritano è la punta di diamante de Lo straniero e dimostra un'ispirazione scenica ed una abilità in continua crescita. Il suo compito in scena, artisticamente e tecnicamente gravoso, è svolto con una bravura non comune. Tutto ruota attorno al suo personaggio e ai suoi gesti, rendendo una pièce che vede la presenza di più personaggi un testo onirico e di estrema profondità. Latini rende con efficacia il personaggio di Meursault, la sua freddezza ed il suo carattere complicato con un'interpretazione magistrale, emotiva ed intensa. Il suo vestito è un costume che lo distingue, in sospeso per il lutto per la madre e la lotta con un destino dal quale si sente vinto. Tutto concorre alla riuscita dello spettacolo, che diventa un viaggio all'interno del personaggio di Meursault che travalica i confini del palcoscenico e si dimostra molto coinvolgente. Ad una sapiente interpretazione e una interessante regia si accompagnano scelte sceniche coerenti con le caratteristiche del testo scenico, come un attento uso delle luci, che segnano i continui contrasti nei pensieri di Meursault. Lo stato di inquietudine e nervosismo per il rischio di possibili precipitazioni sul palco di San Matteo, situato nei caruggi di Genova, ben si è coniugato con il carattere del personaggio protagonista de Lo straniero e si è presentato come una nuova prova per la resa scenica di uno spettacolo di questo livello. Senza dubbio tutto ha compartecipato alla ottima riuscita de Lo straniero e le riflessioni rabbiose sulla morte e sul destino proprie di Meursault hanno avvinto e posto un seme nella mente di un pubblico conquistato dalla bontà di questo spettacolo. Gabriele Benelli