con: Marco Lucci
regia: Matthias Traeger
produzione: Il Laborincolo / Fontemaggiore
Visto a Parma, al Teatro al Parco, stagione ragazzi Briciole Solares, 4 marzo 2024
“7 in 1 colpo” - Una fiaba classica raccontata con il teatro di figura E’ sufficiente un equivoco, qualcosa di non detto (freudianamente?) per diventare come Davide contro Golia? E’ assai nota la fiaba dei Fratelli Grimm che racconta del sarto che andava in giro orgoglioso con la sua scritta “sette in un colpo”, senza spiegare che le sue vittime erano state solo delle mosche attratte dal profumo della marmellata…Marco Lucci è attore e animatore su palcoscenico per un teatro di figura di fantocci, il “sartolino” per esempio, di figure miste, come il gigante, lo stesso interprete che indossa parzialmente un costume, o, per alcune presenze del racconto, come l’albero da sradicare, si utilizza l’attaccapanni con ombrello, un oggetto d’interno di casa, come fanno i bambini quando giocano, tutto può andare bene, offrendo diverse funzioni a questo o a quello. “7 in 1 colpo” - regia di Matthias Traeger, produzione del Laborincolo / Fontemaggiore - invita i bambini a conoscere la bottega del sarto, lo stesso protagonista mostrando il suo lavoro, tagliare, cucire. Deve anche ricordarsi di terminare la gonna della signora Roberta, un lieve tormentone - perché naturalmente presto altre più spericolate avventure lo aspetteranno. Una scatola metallica è la porta. L’attore è vestito di nero, ma non cerca di rendersi invisibile. La marmellata è il regalo di una vicina. Come un grappolo di tanti fili sottili le mosche invadenti. Canta lieto quindi per la vittoria quella piccola creatura mossa con dei bastoncini. Mentre si ascolta l’abituale bando da fiaba: chi avesse affrontato e vinto il terribile gigante che si è risvegliato dal suo letargo, avrebbe ottenuto in cambio “metà del regno e tutta la figlia”. Sarà naturalmente la furbizia a vincere, un po’ tontolone quel gigante che si spaventa nel vedere il suo doppio allo specchio! E supererà l’ostacolo dell’antagonista che avrebbe voluto - così in tanti racconti - prendersi il merito del crollo di quella creatura che tanto spaventava il regno. Come? Con la testimonianza dei piccoli spettatori! E il re - un guanto bianco che si appoggia su una struttura con manto - potrà aprire i festeggiamenti. Tutti felici? Restano solo scontenti l’antagonista, costretto a sostituire in bottega il piccolo sarto, presto sposo della principessa…e la signora Roberta, non ancora pronta la sua gonna! Una teatralità gentile, ricca di trovate, capace di divertire, premiata dagli applausi. Valeria Ottolenghi